Sul dramma dei migranti

Ignoranza, incoerenza, ipocrisia, egoismo, incapacità di vedere le cose in modo oggettivo e distaccato, carenza di lucidità, di empatia e di umanità, meschinità, egocentrismo, vigliaccheria, apatia. Pusillanimità, vacuità, indolenza cronica...

Sono molte e varie, le piaghe che rendono l'essere umano incapace di elevarsi dalla massa informe e infame di quel popolo bue che si fa tirare per le corna verso il macello senza ribellarsi, senza curarsi della propria sorte e di quella degli altri.

Oggi ci lamentiamo per il dramma dei migranti, che ci danno fastidio, che ci invadono, che pretendono chissà cosa soltanto perché nei secoli abbiamo depredato le loro terre e sfruttato le loro risorse, corrompendo i loro governanti e mutando il corso della loro storia, con il pretesto e la menzogna di portare civiltà e progresso.

Abbiamo seminato vento, ora raccogliamo tempesta. La storia funziona così e non fa sconti a nessuno, tanto meno ad un branco di politicanti senza un passato, messi a "governare" da quelle stesse multinazionali che vivono sulla pelle della gente e che tutto divorano, dandoci in cambio gadget e giochini per allietare il nostro vuoto pneumatico e distrarci dal vedere le cose per quelle che sono.

Dobbiamo farcene una ragione: come in tutti i delitti, anche questo ci sono degli esecutori materiali, i nostri vergognosi governi, e dei mandanti. Quei mandanti siamo noi, in concorso e in complice connivenza con le multinazionali e con i signori dell'economia e della finanza, che speculano sulle nostre debolezze e sulla nostra incapacità di opporci a questo comodo orrore, che a stento tocca le corde delle nostre anime incartapecorite.

Chi la deve risolvere, questa situazione? Tutti noi, nessuno escluso, perché è il nostro stile di vita quotidiano che la genera e la determina, aggravandola ogni giorno di più. La colpa è nostra, nessuno si senta escluso.

#pensierisparsi

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