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Visualizzazione dei post da 2017

Pochi metri, pochi attimi, poca maledetta paura

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A mente fredda e nel giorno in cui a Marsiglia un'altra automobile provoca morte e dolore tra la gente, provo a tornare con un filo di lucidità sui fatti del 17 agosto a Barcellona. Quando quel furgone si è lanciato sulla gente che passeggiava sulla Rambla, intorno alle 17 di un pomeriggio d'estate come tanti, io mi ero da poco spostato a circa un chilometro più in là, davanti a Casa Batlló, uno dei capolavori di Antoni Gaudí. Abbastanza lontano per non sentire le urla e per non vedere il sangue, ma tuttavia non al sicuro, come nei minuti e nei giorni successivi ho lentamente capito. Seduto su una panchina con mia moglie e un'amica, siamo stati catturati dalle sirene spiegate dei Mossos D'Esquadra, la polizia catalana, da quelle delle ambulanze e dal rumore degli elicotteri che hanno iniziato a sorvolare la zona, indicandoci chiaramente che qualcosa stava andando storto, nelle vicinanze. Abbiamo allora aperto Twitter e siamo riusciti a capire che ci doveva essere

L'uomo al centro

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Aver messo  l'uomo al centro di tutto  è ciò ci ha portati sin qui, nel bene e nel male. Nessun altro animale lo ha fatto, dominando la terra, fino  al punto di poterla addirittura distruggere.  Nessuna religione, nessun precetto morale o filosofico, nessuna dottrina economica o sociale ci hanno impedito di spingerci così tanto oltre, fino a questo balzo che ci sta portando verso qualcosa che ancora non riusciamo nemmeno a immaginare.  Intelligenza, ambizione, coraggio, capacità di interagire con gli altri e di tramandare conoscenze e competenze alle generazioni future, sono le qualità che ci hanno portati qui. Ma ora tutto questo non basta più.  Corrotti dal denaro e piegati al potere, che rincorriamo ottusi, con cieca determinazione, i nostri talenti si stanno spegnendo o trasferendo altrove, nelle macchine che abbiamo creato per fare di più e meglio. Per produrre di più e per generare ulteriori profitti. Denaro che compra e che corrompe le persone e ne alt

Che cos'è l'Amore

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È difficile capire cosa sia davvero l'Amore, perché il genere umano ha grandissime difficoltà a comprendere la sua natura, nonostante l'uomo ne discenda in modo diretto. La sola cosa che riusciamo ad intuire, nella maggior parte dei casi, è che esso ci fa stare bene e che non possiamo farne a meno. Questo lo sappiamo per esperienza diretta, perché è semplice per noi capire quali siano le cose che ci fanno stare bene e di cui crediamo di non poter fare a meno; quasi tutte le altre, però, sono oggetti, beni materiali o comunque qualcosa che possiamo procurarci, magari tirando fuori un po' di soldi dalle tasche. Cose che quasi sempre riguardano noi soltanto e che non richiedono nessuno sforzo per funzionare. L'Amore è tutt'altra cosa. Esso non riguarda noi soltanto, non possiamo comprarlo e nemmeno fabbricarlo, perché l'Amore è una potentissima forma di energia che si genera nello scambio, nella relazione, in un flusso costante di dare e avere in cui que

Non siamo dentro al Truman Show

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Non siamo dentro al Truman Show. Se lo fossimo sarebbero in molti ad accorgersi che è tutto falso. Ma non è così. Il sistema in cui siamo immersi è molto più complesso e difficile da decifrare. In esso il confine tra il vero e il falso è labile e tra l'uno e l'altro convivono infinite sfumature, che a stento riusciamo a percepire e che molto raramente comprendiamo, grazie a qualche fortuita e sporadica intuizione. Una sola cosa mi appare chiara, in questo labirinto: vero e falso non sono sinonimi di bene e male, come vorrebbero farci credere molte istruzioni, tra le quali alcune religioni, ma soprattutto questi non sono parametri assoluti, ma in continua ridefinizione. Una sola cosa è assoluta ed inarrivabile: essa è la verità, cui nessun uomo potrà mai attingere. Ma la verità non ci è negata da oscure sovrastrutture che ci tengono sottomessi grazie al loro sapere e ai loro poteri, io credo, ma dalla nostra incapacità di sviluppare una visione integrale, in grado di g

Umanità: Il punto di non ritorno è vicino

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Ci stiamo rapidamente avvicinando, io credo, a quello che potremmo per molti versi definire un vero e proprio punto di non ritorno, per il genere umano. Siamo alle soglie di quella che Raymond Kurzweil chiama "Quinta Epoca", in cui la tecnologia e l'intelligenza umana si fondono, preannunciando il passaggio dalla sola intelligenza biologica a quella che presto potrà dar vita, cosa che sta avvenendo già ora in realtà, ad una combinazione ibrida e cibernetica. L'intelligenza biologica, che oggi inizia ad essere aumentata dalla tecnologia e da una ancora acerba Intelligenza Artificiale, sarà presto affiancata (o magari addirittura rimpiazzata) da un'intelligenza non biologica, che inizialmente sarà frutto dell'ibridazione tecnologica, come potrebbe essere quella ottenuta attraverso l'impianto di nanobot, che ne aumenteranno le capacità e le funzioni. A quel punto saremo alle soglie della "Sesta Epoca" descritta da Kurzweil, in cui le intelli

Bufale in rete: prevenire o tentare di curare?

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C'è un solo modo, io credo, per porre rimedio al problema delle bufale sul web: istruire le persone, abituarle a ragionare con la propria testa, a verificare le cose, a distinguere la realtà dai loro desideri, dalle loro paure, dalla loro forma mentis e dai loro pregiudizi, mostri da combattere ogni giorno insieme a tutte le forme di ignoranza, di superstizione e di fatalismo dissennato. Vietare non è mai la soluzione, così come non lo è ammonire o punire chi pubblica notizie false (cosa che va comunque fatta), perché la gente fatica ormai in modo cronico a distinguere la satira dalla mistificazione, la narrazione romanzata dai tentativi di condizionamento e di plagio, le news dalla fiction. Non serve proibire, ma al contrario occorre porre le basi per una società libera, consapevole, dotata di solidi strumenti intellettuali per comprendere cosa sia vero e cosa sia solamente verosimile, cosa sia falso e cosa convenga far ritenere falso, ma soprattutto cosa sia raccontato o