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Lockdown Italy: non è uno stop e non siamo nemmeno in folle

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Il termine lockdown è usato solitamente nel contesto carcerario, per definire uno stato di isolamento dei prigionieri in funzione della loro pericolosità o di misure punitive particolarmente ferree. Uno stato che in Italia, da anni, associamo al regime carcerario 41 bis, una misura introdotta nel 1975, inizialmente per far fronte alle rivolte all'interno delle prigioni, e poi estesa alla detenzione dei boss mafiosi nel periodo dei maxi processi. Questo regime, detto anche “carcere duro”, ha ben poco a che vedere con quanto stiamo affrontando ormai da un mese, in Italia e in molte altre nazioni in tutto il mondo. Posto che l'applicazione del lockdown varia, anche di molto, da un Paese all'altro e da una zona all'altra in funzione del livello di contagio del virus, qui da noi questa misura è quanto di più lontano si possa immaginare da uno stato detentivo. La quarantena del nostro Paese è infatti una condizione estremamente variabile e soggetta a molteplici derogh