Della bellezza e del talento
Dicono che sia meglio puntare sul cervello, piuttosto che sulla bellezza. Asserzione banale, ma condivisibile. Purtuttavia l'aspetto fisico conta nella vita, che lo si voglia ammettere o no. Fa parte della nostra comunicazione, se non della nostra strategia di vita. La scelta è quanto puntarci su, ma è una scelta intima e personale, che ciascuno compie ogni giorno in funzione delle proprie capacità, ambizioni, ceto sociale, ambiente, etc.
La faccio (troppo) semplice: la scelta è, ad esempio, se riempire la bacheca della propria vita di "pose" più o meno sexy e ammiccanti o di dotte citazioni, di pensieri profondi, di stralci di cultura, arte e ingegno. Di gattini o di giochini scemi, di politica o di sport, etc.
Ma, bisogna ammetterlo, non è una scelta del tutto libera e ciascuno dosa gli ingredienti in base a quello che si ritrova nel "frigorifero" della propria esistenza e con la consapevolezza che solo alcuni di essi possono essere acquistati con facilità o ad un costo sostenibile.
Una cosa è certa, però. Chi punta soltanto sull'aspetto fisico è destinato ad una vita vuota e ad una vecchia solitaria e triste, perché il dono della bellezza è effimero e quello che hai accumulato nella vita servendoti di lui svanisce col tempo allo stesso modo, finché non ti rendi conto che alla fine eri tu ad essere sfruttato dagli altri, piuttosto che essere "quello furbo".
Come nel business, per vivere bene e per sfruttare tutte le opportunità ci vuole un buon "marketing mix" e, soprattutto, serve il coraggio di fare tutta la strada, senza cercare scorciatoie che non siano accessibili a tutti. Mi viene in mente l'IKEA, con i suoi corridoi espositivi a serpentina, che puoi percorrere per intero o tagliare, passando direttamente dai salotti alle cucine, dalle lampade agli accessori bagno, senza vedere tutto quello che c'è in mezzo. Ecco, quelle porte sono accessibili a tutti, ma alla fine il giro lo si fa quasi sempre completo, mentre nella vita reale accade quasi sempre il contrario e chi ti passa avanti lo fa sfruttando una dote che tu non hai, talvolta addirittura barando.
Non fatelo. Non barate e non sfruttate i vostri doni (la bellezza fisica non è altro che questo, come parecchie altre cose) per tagliare la strada agli altri, ma usateli con cautela e con riconoscenza verso la fortuna che ve li ha regalati. Un consiglio? Siate sempre voi stessi, che anche se foste dei sesquipedali stronzi da esposizione fareste comunque un buon affare, per voi e per gli altri, che magari avranno anche il coraggio di aiutarvi a migliorare.
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