Nel bene e nel male

Negli uomini, in tutti gli uomini, sin dalla nascita si annidano i germi del bene e del male, seminati in egual misura per bilanciarsi e per crescere in sinergia, rendendoci forti, leali e giusti.

Saremmo perfettamente neutrali ed equilibrati, se lasciassimo che quei germogli crescessero assieme; ma purtroppo, appena riusciamo a capire qualcosa, qualcuno inizia a convincerci che il germe del male vada estirpato, e che il bene possa prosperare da solo e vincere sempre sul male.

I più ingenui col tempo ci credono, e finiscono per sterminare la pianta del male. È così che il bene si impossessa di loro, ma questo non li rende delle buone persone. Al contrario, questi poveretti, la gran parte di noi, sono destinati a un'esistenza fragile, indifesa, corrotta dal pietismo e dell'ipocrisia.

Perché il bene senza il male non produce un mondo di bene, ma un'umanità di mostri, incapaci di vedere il male ma al tempo stesso perfetti per farne, inconsapevolmente e senza alcuna premeditazione.

Non c'è nulla di buono in un essere indifeso, datemi retta. La pace e il bene prosperano nell'uguaglianza, non nell'innocenza generata da una mutilazione e da una privazione.

Non disarmate i vostri figli, dunque. Mentre crescono non potate a forza quel piccolo albero del male che li spinge a comportarsi come non vorremmo, o come ci sembra sbagliato. Non lasciate che facciano del male, ovviamente, ma lasciateli sbagliare e lasciategli esprimere la propria natura senza coercizioni.

Il male serve al bene più di quanto si possa immaginare...

#pensierisparsi

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