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Visualizzazione dei post da settembre, 2014

Non è colpa mia. Cosa ci posso fare...?

Terrorismo internazionale, teste mozzate, violenza, crisi, licenziamenti, diritti calpestati, ebola, malattie rare e incurabili, bombe d'acqua, inondazioni, clima impazzito, ingiustizia, stragi, bambini che pagano per l'orrore degli adulti, liti, insulti... Ecco cosa passa la TV, ogni giorno, in ogni edizione di ciascun TG. Prima e dopo solo fiction, quiz e giochi di ogni genere, divertimento servito caldo e appetitoso tra uno choc e l'altro. Il risultato? Disorientamento, angoscia latente, perdita del senso della realtà e del valore delle cose. Viviamo in un frullatore, in cui facciamo sempre più fatica a distinguere il falso dal vero... L'unica difesa è il cinismo, l'indifferenza, la sola e unica vera certezza che ciascuno di noi deve avere: io non c'entro, fosse per me le cose andrebbero bene. Ecco, facciamocene una ragione: non è vero, siamo tutti complici e parte di un sistema che potrà solamente peggiorare, se non impareremo a farci carico delle nost

Arroganza, presunzione, ostentazione...

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In un mondo senza certezze e senza più punti di riferimento condivisi, la maschera più facile da vedere calzata sulla faccia della gente, è quella dell' arroganza . Regola numero uno, fingiti sicuro di te, ostenta presunzione , taglia corto ogni discorso con un bel "ma si sa che è così" o, anche meglio, con un "adesso te lo dico io, come stanno le cose", che funziona quasi sempre e ti rende brillante. Fatti le tue certezze, fingi di sapere, mettiti in mostra! Arroganza, presunzione , autoreferenzialità. Il mondo di troppe persone gira solamente attorno alle loro anime perse, piuttosto che cercare la luce del sole, dove le cose sono sempre chiare, pulite, evidenti. Dove le cose sono di tutti e dove ce n'è per tutti.  Cerchiamo la luce, datemi retta ; il resto prima o poi crollerà, imploderà silenzioso e anonimo in quelle stesse tenebre in cui oggi cerca di nascondersi. Invano... #pensierisparsi

Desidero e aspettative

Viviamo di aspettative e di desideri, è questo il problema. Non dico che non dovremmo averne, sia chiaro. L'uomo è fatto di desiderio, ma sono le aspettative esagerate o mal riposte, a trasformare i desideri in ossessioni, trasformandoli in demoni orribili. L'uomo è desiderio, e per essere felice deve desiderare, continuamente; ma si può scegliere cosa desiderare e scegliendo si può determinare la nostra felicità, o la dannazione perenne. Si può essere davvero felici, io credo, solo se si desidera quello che si ha, senza cedere al grande inganno di una cultura che ti dice, ogni giorno, che far questo significa accontentarsi. Accontentarsi è una cosa diversa, una forma di pigrizia che declassa il desiderio e lo emargina, esiliandolo via dalla propria vita. La felicità vera, invece, lo esalta e lo consacra a quanto c'è di più prezioso e di vero. #pensierisparsi

Nel bene e nel male

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Negli uomini, in tutti gli uomini, sin dalla nascita si annidano i germi del bene e del male, seminati in egual misura per bilanciarsi e per crescere in sinergia, rendendoci forti, leali e giusti. Saremmo perfettamente neutrali ed equilibrati, se lasciassimo che quei germogli crescessero assieme; ma purtroppo, appena riusciamo a capire qualcosa, qualcuno inizia a convincerci che il germe del male vada estirpato, e che il bene possa prosperare da solo e vincere sempre sul male. I più ingenui col tempo ci credono, e finiscono per sterminare la pianta del male. È così che il bene si impossessa di loro, ma questo non li rende delle buone persone. Al contrario, questi poveretti, la gran parte di noi, sono destinati a un'esistenza fragile, indifesa, corrotta dal pietismo e dell'ipocrisia. Perché il bene senza il male non produce un mondo di bene, ma un'umanità di mostri, incapaci di vedere il male ma al tempo stesso perfetti per farne, inconsapevolmente e senza alc